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Dicono che fumare velocemente permetta di danneggiare i polmoni in maniera minore. Come se un tumore riesca a capire se per fumare l'ultima sigaretta avete impiegato tre o dieci minuti.

Per strada i bambini sfidano il caldo, corrono in bici e c'è uno yorkshire legato ad una di queste. Loro corrono, lui un po' meno, è claudicante, ma al bambino non importa, continua a pedalare vorticosamente e nel frattempo lo incita: -Dai Johnny, più veloce! Più veloce!

E lo yorkshire non può far altro che continuare a correre, nonostante il dolore alla milza, nonostante non senta più i calcagni e gli altri cani, affacciati ai balconi, ridano di lui. C'è Jack che lo apostrofa: -Fesso! Fermati, finirai per farti male. E poi c'è Dick, uno di quei grandi pastori maremmano che al confronto una 600 è un triciclo, che facendo capolino dalla siepe lo guarda perplesso.

Ma Johnny continua a correre, in testa si ripete che lo fa per tutte le vittime della guerra, per quella porzione di croccantini in più, per una carezza a fine corsa. Per sentirsi bene, perché nonostante sia un cane nessuno gli impedisce di tener sana la mente e il corpo.

E così Andrea continua a pedalare, lo yorkshire è sempre lì, tiene il passo nonostante tutto, nelle orecchie sente rimbombare Why Not? dei Gentle Giant e corre, zampetta, inciampa. Andrea fa notare all'amico Marco la sgommata che ha appena fatto, i segni nella terra. Ormai è una gara di rally più che una passeggiata in bici.

Continuano a correre, più veloce, più veloce. Ancora più veloce. C'è una buca nell'asfalto, Johnny dovrebbe dirglielo, magari dovrei dirglielo anche io, che dalla finestra sto assistendo all'intera scena, ma una volta tanto mi godo questa sigaretta. E così Andrea s'invola verso l'atmosfera, Johnny, invece, rimane saldamente ancorato all'asfalto. Quando il padrone tocca terra si precipita a leccargli le ferite. Il cane, il migliore amico dell'uomo. Dopo la bicicletta.

E nelle cuffie sentiamo tutti Isn't it quiet and cold?